Commento di Isabella Leo, Università Magna Graecia, Catanzaro
È noto come la tempestività nella diagnosi di ischemia miocardica acuta abbia delle ripercussioni rilevanti dal punto di vista prognostico e terapeutico. A tal riguardo, le alterazioni ecocardiografiche rappresentano uno degli eventi più precoci della cascata ischemica [1], rendendo tale esame cruciale nella valutazione di tali pazienti. L’ecocardiografia nel setting acuto è sicuramente incentrata sulla valutazione della motilità regionale dei vari segmenti miocardici; tale assessment qualitativo ha tuttavia delle ben note limitazioni e non sempre è in grado di riconoscere correttamente segni indiretti di ischemia [2]. Recentemente, la speckle tracking echocardiography (STE) ha dimostrato di discriminare con buona accuratezza aree di disfunzione ventricolare, pur avendo come limite la dipendenza dalle condizioni di carico [4]. La stima non-invasiva del Myocardial Work (MW) si propone di superare questo limite implementando le informazioni ottenute dall’ analisi strain con i valori di pressione endoventricolare, stimati a partire dal valore di pressione arteriosa periferica e dal timing degli eventi valvolari [4].
Questo lavoro ha valutato gli effetti sulla funzione ventricolare dell’occlusione coronarica acuta transitoria (TACO), ottenuta mediante gonfiaggio di catetere a palloncino per 60 secondi, su 50 pazienti sottoposti ad angioplastica coronarica. I valori di MW Index (MWI) di Myocardial Constructive Work (MCW) e di MW Efficiency (MWE) si riducevano in maniera significativa durante TACO (p < 0.001 per MWI, MCW e MWE) e tornavano ai valori basali dopo riperfusione. I valori di Myocardial Wasted Work (MWW) aumentavano invece significativamente durante TACO (p=0.03). Inoltre, all’ analisi regionale il MWE si riduceva significativamente nelle aree a rischio ischemico (IRA) rispetto a quelle non a rischio con una performance diagnostica valutata mediante curve ROC che mostrava un’area under the curve (AUC) maggiore (AUC = 0.835, p<0.001) rispetto al Post Systolic Index regionale (PSI) (AUC = 0.792, p<0.001) ed al Longitudinal Strain (LS) segmentale (AUC = 0.803, p<0.001).
I risultati di questo studio dimostrano dunque l’affidabilità della valutazione non-invasiva del MW nell’identificare variazioni della performance cardiaca durante TACO.
Bibliografia
- Nesto RW, K. G. (1987, Mar 9). The ischemic cascade: temporal sequence of hemodynamic, electrocardiographic and symptomatic expressions of ischemia. Am J Cardiol. , p. 59(7):23C-30C.
- Kvitting J-PE, Wigstro¨m L, Strotmann JM, Sutherland GR. How Accurate Is Visual Assessment of Synchronicity in Myocardial Motion? An In Vitro Study with Computer-Simulated Regional Delay in Myocardial Motion: Clinical Implications for Rest and Stress Echocardiography Studies. Journal of the American Society of Echocardiography. 1999; 12(9):698–705.
- Choi J-O, Cho SW, Song YB, Cho SJ, Song BG, Lee S-C, et al. Longitudinal 2D strain at rest predicts the presence of left main and three vessel coronary artery disease in patients without regional wall motion abnormality. European Journal of Echocardiography. 2009; 10(5):695–701
- Russell K, Eriksen M, Aaberge L, Wilhelmsen N, Skulstad H, Remme EW, et al. A novel clinical method for quantification of regional left ventricular pressure–strain loop area: a non-invasive index of myocardialwork. European Heart Journal, 2012.