Giovanni Donato Aquaro, MD1, Roberto Licordari, MD2, Giancarlo Todiere, MD PhD1, Umberto Ianni, MD3, Santo Dellegrotaglie MD4, Luca Restivo, MD5, Crysanthos Grigoratos, MD PhD1, Francesco Patanè, MD PhD6, Andrea Barison, MD PhD1, Antonio Micari, MD PhD7, Gianluca Di Bella, MD PhD2
1Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, Pisa, Italy
2 Department of Clinical and experimental medicine, University of Messina, Italy
3 Instituteof Cardiology, “G. D’Annunzio” University, Chieti, Italy,
4 Division of Cardiology, Ospedale Medico-Chirurgico Accreditato “Villa dei Fiori”, 80011 Acerra, Italy
5 Division of Cardiology Cardiothoracovascular Department, University of Trieste, Italy
6 Cardiac Surgery Unit, Papardo Hospital, Messina, Italy
7 Department of Biomedical and Dental Science and of Morphological and Functional Images, University of Messina, Italy
ABSTRACT
Alcuni autori suggeriscono che l’incidenza di miocarditi e pericarditi è aumentata durante la pandemia COVID19. Lo scopo dello studio è stato quello di analizzare l’incidenza di queste malattie comparando il periodo della pandemia con un simile periodo prepandemico. Si è notata una riduzione significativa dell’incidenza di miocarditi acute (8,1/100000/anno vs 5,9/100000 anno; p=0,047); corrispondente ad una riduzione del 27%. In particolare la maggiore riduzione è stata osservata nei pazienti giovani sotto i 34 anni di età. Simili sono state, invece le incidenze delle pericarditi acute negli stessi periodi (4,03/100000 vs 4,47/100000 p=0,61).
COMMENTO
Miocarditi e pericarditi sono state chiamate in causa come parte delle manifestazioni cardiologiche dell’infezione da Sars-Cov2.
Lo scopo dello studio è stata valutare l’incidenza e la prevalenza di queste patologie prima e durante la pandemia da COVID-19.
Questo è uno studio di coorte retrospettivo che valuta l’incidenza e la prevalenza di miocarditi, pericarditi, miopericarditi e perimiocarditi nelle province di Pisa, Lucca e Livorno (popolazione totale di 1141285 abitanti), confrontando due periodi: a) PRECOVID, dal 1giugno 2018 al 31 maggio 2019, e b) COVID, dal 1 giugno 2020 al 31 maggio 2021.
Per la diagnosi di miocardite acuta (AM) è stato usato un algoritmo diagnostico adattato dalle linee guida della Società Europea di Cardiologia.1
Una pericardite acuta (AP) è stata sospettata quando erano presenti almeno due dei seguenti criteri: dolore toracico tipico, sfregamento pericardico, modifiche ECG suggestive, versamento pericardico (nuovo o in peggioramento). 2,3 La diagnosi definitiva di AP è stata formulata con la Risonanza Magnetica (RM), in presenza di iperintensità dei foglietti pericardici nella sequenza T2-STIR e/o nelle immagini LGE con o senza versamento pericardico.
In presenza di entrambi i segni di infiammazione miocardica e pericardica è stata definita come miopericardite in caso di pericardite con minimi segni di coinvolgimento miocardico e, al contrario, perimiocardite quando la miocardite era associata a lievi segni di coinvolgimento pericardico.4
In tutto sono stati evidenziati 259 casi. L’incidenza è stata di 11,3 casi per 100000 abitanti. 138 casi si sono verificati nel PRECOVID e 121 nel periodo COVID. Le incidenze totali nei due periodi non sono risultate significativamente diverse: 12,1/100000 in PRECOVID vs 10,3/100000 nel periodo COVID (IRT 1,17, IC 95% 0,91-1,5, p=0,22).
Durante il periodo PRECOVID, sono stati evidenziati 89 casi (64,5%) di miocardite, 25 (18,1%) pericardite e 21 (15,2%) casi di miopericardite e 3 (2,2%) perimiocardite.
Nel periodo COVID sono stati registrati 64 casi (54,2%), con 29 (24,6%) pericardite e 22 (18,6%) casi di miopericardite e 3 (2,4%) perimiocardite.
Complessivamente, i casi di miocardite (incluse le perimiocarditi) sono stati 92 in PRECOVID e 67 nel periodo COVID. L’incidenza annuale di miocardite è stata significativamente più alta in PRECOVID rispetto al COVID: rispettivamente 8,1/100000/anno vs 5,9/100000 anno (IRT 1,37, IC 95% 0,99-1,99, p=0,047), consistente in una riduzione netta del 27% dei casi.
La massa del ventricolo sinistro era significativamente più alta nel gruppo COVID rispetto a PRECOVID (p=0,01). Le miocarditi COVID hanno avuto più frequentemente anomalie di cinetica (p=0,047) e più segmenti con LGE (p=0,02).
Come si evince in figura 1, l’incidenza di miocarditi è stata significativamente minore nel COVID rispetto al PRECOVID nella classe di età 18-24 anni (p=0,048).
l’incidenza annuale di pericardite (incluse le miopericarditi) non è stata significativamente diversa tra i due periodi di tempo (4,03/100000 vs 4,47/100000 p=0,61, IRT 0,9, IC 95% 0,5-1,4).
L’incidenza annuale di pericardite per 100000 abitanti è mostrata in figura 1 per tutte le classi di età dai 12 ai >74 anni.
I principali risultati sono:
1) rispetto al periodo PRECOVID, durante la pandemia è stata riscontrata una riduzione del 27% di incidenza di miocarditi;
2) la diminuzione dell’incidenza è stata evidenziata nei pazienti di età inferiore ai 34 anni;
3) Le miocarditi del periodo COVID avevano una maggiore gravità con più anomalie della cinetica, un numero maggiore di segmenti con LGE e un indice di massa ventricolare più elevato rispetto a quelli osservati nel periodo PRECOVID;
4) non è stata osservata alcuna differenza per quanto riguarda l’incidenza di pericarditi acute tra i due periodi.
Il distanziamento sociale e le restrizioni come anche le procedure profilattiche (mascherine, guanti e gel igienizzanti) potrebbero aver mitigato l’incidenza di miocarditi acute durante la pandemia da COVID19.
BIBLIOGRAFIA
1. Caforio ALP, Pankuweit S, Arbustini E, et al. Current state of knowledge on aetiology, diagnosis, management, and therapy of myocarditis: a position statement of the European Society of Cardiology Working Group on Myocardial and Pericardial Diseases. European Heart Journal 2013;34(33):2636–48.
2. Adler Y, Charron P, Imazio M, et al. 2015 ESC Guidelines for the diagnosis and management of pericardial diseases. European Heart Journal 2015;36(42):2921–64.
3. Klein AL, Abbara S, Agler DA, et al. American Society of Echocardiography Clinical Recommendations for Multimodality Cardiovascular Imaging of Patients with Pericardial Disease. Journal of the American Society of Echocardiography 2013;26(9):965-1012.e15.
4. Imazio M, Trinchero R. The spectrum of inflammatory myopericardial diseases. International Journal of Cardiology 2010;144(1):134.

FIGURA 1: Nel pannello superiore incidenza annuale di miocarditi acute per classi di età: rispetto al periodo PRECOVID (linea blu), l’incidenza di miocarditi acute nel periodo COVID (linea rossa) è diminuita significativamente, in particolare nella classe di età 18-24, ma è rimasta sostanzialmente invariata per i soggetti di età compresa tra > 35 anni. Nel pannello inferiore incidenza annuale di pericardite acuta per classi di età: non è stata riscontrata alcuna differenza significativa in nessuna classe di età tra il COVID (linea rossa) e il periodo PRECOVID (linea blu).

FIGURA 2: miocarditi nel periodo PRECOVID e COVID: nei pannelli superiori immagini di risonanza magnetica cardiaca di un caso di miocardite acuta durante il periodo PRECOVID. Nei pannelli inferiori viene mostrato un caso di miocardite del periodo COVID.
Per saperne di più
Aquaro GD, Licordari R, Todiere G, Ianni U, Dellegrotaglie S, Restivo L, Grigoratos C, Patanè F, Barison A, Micari A, Di Bella G. Incidence of acute myocarditis and pericarditis during the coronavirus disease 2019 pandemic: comparison with the prepandemic period.
J Cardiovasc Med (Hagerstown). 2022 Jul 1;23(7):447-453. doi: 10.2459/JCM.0000000000001330.